Lo chef Alfonso Crisci e la sua nuova “Taverna vesuviana” che aprirà a Nola

Tra le “stelle nascenti” del panorama degli chef campani con infinite valentie, Alfonso Crisci è certamente tra i più eclettici. Colui che coniuga al suo carattere frenetico la necessità di nuove idee e progettualità che mette anche nei percorsi del suo lavoro a cui affida la loro realizzazione. E così non esita a sorprendere a tavola come negli incontri per la docenza che tiene ai corsi romani e nolani di “Gambero Rosso” o nelle scelte che adotta per fa nascere luoghi che diventano dimore di gusto, persino, filosofie del gusto. A Nola, nella città dove il Vesuvio mostra più da lontano tutto il suo profilo e dove è nato persino un altro “vulcano” che si dice buono, Alfonso Crisci ha deciso di trasferire la nuova “Taverna vesuviana” chiudendo già la vecchia sede di San Gennaro vesuviano. Abbiamo così voluto capire, in anteprima per voi, come sarà…


La nuova “Taverna vesuviana” di Alfonso Crisci avrà due piani, poco meno di quaranta coperti nello spazio interno e sotto i cento nello spazio all’aperto. Avrà l’aspetto di una dimora che ricorda quelle romane che a Nola pullulavano quando i Romani erano qui. Sarà casa, ospitalità, una “fine dining boutique” per dirla in inglese. Sarà anfratto e scenario di storie e di colori: quelle dei cibi, degli ingredienti, dei pomodori rossi e gialli, delle decine di coniugazioni che il cibo può avere. Sarà crocevia di prodotti e di tracciabilità che connotavano sin dal Seicento come ora, da queste parti, le taverne di un tempo soprattutto se vesuviane.

Il ragazzo cuoco e “ribelle” di San Gennaro vesuviano, che ha grinta da vendere, testardaggine, tenacia e l’intraprendenza che si riconosce a molti dei napoletani doc, ha imparato che i legami d’amicizia valgono più di ogni altra cosa. Che ad un vero amico puoi chiedere molte cose e molte cose puoi dare. Che un commensale se sceglie la tua tavola, i prodotti che metti nei piatti, la tua mise en plas, il tuo modo di fare della tradizione anche un concetto gourmet ci sarà sempre un motivo. Che per tenere alto il senso del tuo lavoro devi difenderlo, tenerne alta la qualità, onorare le cose che fai come fosse un cimelio da custodire con cura come si custodisce la fiducia. “La storia dell’evoluzione – si legge in questi giorni sulla pagina ufficiale di Taverna vesuviana – insegna che l’universo non ha mai smesso di essere creativo o inventivo. E noi oggi decidiamo di proiettarci verso una nuova esperienza. Nuovi stimoli, nuove idee ma la stessa filosofia e passione di sempre. Continuate a seguirci, sarà un inverno …gourmet”

Il nuovo indirizzo da segnare sul navigatore per coloro che vorranno continuare a immergersi tra i sapori ed i piatti della cucina di Alfonso Crisci è “via mario de sena 103 – nola”. Arriverete così presso la nuova “Taverna vesuviana” dello chef Alfonso Crisci che porta dentro, e forse meglio, tutta la filosofia ed i contenuti che il giovane chef vesuviano voleva affermare già nella vecchia dimora a San Gennaro vesuviano lì dove la “Taverna” nacque. Il centro storico di una città antica come Nola, che ha una fisionomia forte e consolidata, che è sede vescovile, di tribunali e di molti altri opifici e istituzioni, si presterà molto di più a ciò che Alfonso Crisci vuole fare sin dai prossimi mesi. La galleria di foto che abbiamo voluto riportare è il tentativo di una sintesi dei percorsi che lo chef di San Gennaro vesuviano ha proposto in questi anni.

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