L’arte del cibo ha il suo fascino ed una casa sulla rete con l’obiettivo di ridisegnare un intero planisfero, popolato di uomini, donne, credenze, gusti, ricette e sapori, ricoperto da piatti tipici e delizie di ogni genere. Per nulla taciuto, i curatori e sviluppatori di TasteAtlas, una mappa interattiva dedicata al cibo e non soltanto, avevano questo in mente. Ogni piatto accompagnato da alcune foto e una breve descrizione che permette di conoscere meglio le tradizioni culinarie di paesi vicini e lontani. Così tra le curiosità ci sono tracce scritte dell’uso e della preparazione del Presunto, che era ed è il prosciutto portoghese, persino in un testo di Catone il Vecchio che risale, sembrerebbe, al 300 avanti Cristo. Una ricetta che non è rimasta la stessa, al tempo dei Romani si usava molto più sale per permettere la conservazione, a scapito del sapore della carne che ne risultava coperto. TesteAtlas, tuttavia, si è imposta all’attenzione di molti media internazionali per le sue classifiche che, manco a dirlo, hanno portano di nuovo l’Italia gastronomica sulla cima mondiale, questa volta per le regioni e le città dove si mangia meglio. Ecco cosa è accaduto…
di noemi de rosa
L’Italia è sul podio di tutte le classifiche che TasteAtlas, il portale che raccoglie le recensioni delle prelibatezze enogastronomiche da tutto il mondo. La notizia è stata diffusa a metà dicembre ma l’effetto, anche dopo quest’ultimo Natale, non ha affatto perso il suo vigore. Così dopo aver vinto l’oro come migliore cucina al mondo a pari merito con il Giappone e avere conquistato l’intero podio dei migliori formaggi al mondo con il parmigiano reggiano, la mozzarella di bufala e lo stracchino di Crescenza questa volta si è trattato di incoronare regioni e città.
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Le 100 migliori Regioni del cibo nel mondo.
Nelle prime 10 posizioni della classifica di TasteAtlas troviamo, come ben notate dalla foto sopra, ben 7 regioni italiane, di queste due occupano il 1° e il 2° posto e sono la Campania e l’Emilia-Romagna. A seguire ci sono Sicilia (5), Lazio, Toscana, Lombardia e Liguria. La Puglia esce di poco dalla Top ten con il 12° posto, poi troviamo il Piemonte al 15°, il Veneto al 27°, posto 35 per la provincia di Parma (considerata in questo caso come un’area vasta di specialità gastronomiche, e a giusta ragione!), rientra in classifica anche la Sardegna al 48° posto. A delineare la speciale classifica sono state ben 395.205 valutazioni di piatti e 115.660 valutazioni di prodotti alimentari queste regioni hanno registrato le migliori valutazioni medie per i piatti e i prodotti alimentari con le valutazioni più alte.
Voti altissimi per tutte le regioni, Campania ed Emilia-Romagna hanno superato il 4,5. I piatti meglio votati della Campania sono: pizza, linguine allo scoglio, parmigiana alla napoletana, sugo alla Genovese, torta caprese. I prodotti più apprezzati: mozzarella di bufala campana, bocconcini, limone di Sorrento, provolone del monaco, lasagne. Per l’Emilia-Romagna troviamo: tagliatelle al ragù bolognese, lasagne alla bolognese, ragù alla bolognese, piadina romagnola. I migliori prodotti: parmigiano reggiano, tagliatelle, prosciutto di Parma, aceto balsamico tradizionale di Modena, aceto balsamico di Modena.
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Le 100 migliori Città del cibo nel mondo.
Anche qui podio tutto italiano per la classifica delle migliori città del cibo del pianeta. Roma, Bologna e Napoli si aggiudicano le tre medaglie con medie altissime: 4,93 per Roma, 4,86 per Bologna e 4,84 per Napoli. Nella classifica troviamo ancora tre città italiane. Torino si classifica ottava, a seguire Firenze arriva ventiquattresima, e chiude la lista delle città italiane Milano, con il suo 48° posto.
Su 16.601 città nel database TasteAtlas, sulla base di 395.205 voti degli utenti, queste 100 città hanno registrato le migliori valutazioni medie per i piatti regionali e nazionali più comunemente serviti. I piatti preferiti di Roma sono: pasta alla carbonara, pizza al taglio, cacio e pepe, amatriciana, panna cotta. Alcuni dei migliori ristoranti votati dagli utenti: la Tavernaccia da Bruno, Colline Emiliane, Trattoria Pennestri, Trapizzino, Antico Forno Roscioli. Bologna conquista il secondo posto con alcuni dei piatti simbolo della gastronomia dell’Emilia-Romagna: tagliatelle al ragù alla bolognese, tortellini in brodo, lasagne alla bolognese, cotoletta alla bolognese, tiramisù. Alcuni dei migliori ristoranti autentici votati dagli utenti TasteAtlas: Trattoria di Via Serra , Sfoglia Rina, Cremeria Santo Stefano, Cremeria Funivia, Donatello. Napoli è al terzo posto con piatti iconici: pizza Margherita, sfogliatella, zeppole, taralli, pasta e patate. Ecco alcuni dei migliori ristoranti che hanno conquistato il cuore degli utenti: Pizzeria Starita a Materdei, Antica Trattoria e Pizzeria da Donato, Gino e Totò Sorbillo, 50 Kalò, Antico Forno delle Sfogliatelle Calde Fratelli Attanasio.
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I formaggi migliori al mondo
Sui formaggi e sulla classifica che TasteAtlas la musica non cambia. Il podio dei migliori formaggi al mondo, secondo il portale online TasteAtlas, è tutto italiano con il parmigiano reggiano, la mozzarella di bufala campana dop e lo stracchino di Crescenza. L’Italia si conferma vincente nella sfida con i cugini francesi, piazzando tre eccellenze in cima alla classifica, e occupa quattro posizioni tra le prime dieci, inclusa la burrata al sesto posto. Il parmigiano reggiano è descritto come un formaggio di prima qualità prodotto con latte crudo parzialmente scremato proveniente da mucche che pascolano su erba fresca e fieno. Ha una consistenza dura e granulosa, con sapori che vanno dalla nocciola al robusto e leggermente piccante, a seconda della durata della stagionatura. Si conferma al primo posto con un punteggio di 4,68 su 5. La mozzarella di bufala campana dop si piazza al secondo posto con un punteggio di 4,64. Il latte di bufala utilizzato per la produzione è più ricco di calcio e proteine, ma più basso di colesterolo e rende questa mozzarella particolarmente pregiata . La descrizione sottolinea il suo sapore delicato ma leggermente acidulo, ideale per abbinamenti con antipasti italiani, soprattutto l’insalata caprese. Completa il podio lo stracchino di Crescenza, consigliato per essere servito con frutta fresca o salumi e abbinato a un bicchiere di vino bianco fruttato. Il formaggio può essere utilizzato anche sulla pizza, con la pasta o come condimento per la polenta calda.
TasteAtlas nasce dall’idea di un giovane croato, Matjia Babic, che stanco del fatto che sui più famosi siti di recensioni e consigli di viaggio venissero consigliati piatti e ristoranti prettamente turistici, si è dedicato ad una vera e propria indagine antropologica alla scoperta dei cibi tipici e autentici dei vari luoghi del mondo. Per trasformare l’idea nel sito che vediamo oggi, facilmente utilizzabile, ci sono voluti tre anni di lavoro e un team che ha coinvolto una dozzina di persone, impegnate a raccogliere informazioni e contattare chef ed esperti. Tuttavia, non è soltanto una golosa mappa interattiva che appaga lo stomaco e stimola la programmazione del prossimo viaggio sulla base delle specialità più interessanti, ma è utile anche una volta in loco, e non soltanto. Infatti per ogni piatto c’è la possibilità di scoprire alcuni locali dove viene venduto o servito, su suggerimento degli altri utenti. Esiste, inoltre, anche una sezione dedicata alle ricette per chi vuole provare a casa il gusto di piatti esotici e lontani. TasteAtlas è online da meno di un anno, ma è già riuscito a farsi conoscere: la sola mappa della pasta italiana è stata visualizzata più di 6 milioni di volte contando più di 25.000 condivisioni. Un record per ora imbattuto, nonostante i formaggi francesi abbiano un certo successo. Si tratta, però, di piatti che conosciamo bene, quindi il nostro viaggio su TasteAtlas vi condurrà a (ri)scoprire i piatti più curiosi degli altri continenti. Una curiosità che conduce anche molto lontano dall’Europa a scoprire piatti e preparazioni distanti dalla tradizione più nota. È il caso del Luqaimat, tipico dolce mediorientale a base di frittelle ricoperte di miele, oppure del Baati, un pane duro tipico indiano, preparato in particolare nella zona deserta del Rajasthan.
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