I dati sono chiari e sono in continuo aggiornamento anche sul portale dell’Associazione Italiana Celiachia. Dicono che in Italia ad oggi ci sono 251.939 pazienti effettivamente diagnosticati. Che è l’1 % la percentuale della popolazione colpita in Italia e che circa 600.000 è il totale dei pazienti celiaci attesi in Italia. Quasi 400.000 persone in Italia non sanno ancora di essere celiaci. Questi ed altre sono le informazioni, tutte ben documentate, che l’AIC mette in rete. Con una mission importante in ogni regione d’Italia: quella di condividere una corretta informazione, aiutare famiglie, comunità, scuole a capire un fenomeno che è in espansione e tocca la vita quotidiana di tanta gente condizionando menù, cucine, competenze, offerte enogastronomiche e formative come è accaduto all’Istituto Alberghiero “L. de Medici” di Ottaviano, in provincia di Napoli, dove da novembre scorso diverse classi del primo biennio, assieme all’AIC hanno messo in campo attenzioni, studio e tante informazioni per capire la natura e l’origine della intolleranza. Un percorso che lo scorso 16 maggio ha visto la consegna di un certificato dato a ragazzi e docenti per il buon lavoro svolto.
Per capire davvero che cos’è la celiachia, come si manifesta, chi colpisce e come colpisce ci vogliono competenze, pazienza e soprattutto molte attenzioni per non diffondere false notizie e per mettere in atto ogni pratica virtuosa, la ricerca scientifica, la scuola, le imprese. Un connubio che vuole la realizzazione di una rete virtuosa come, in fondo e per intero, è accaduto presso l’Istituto Alberghiero “L. de Medici” di Ottaviano in provincia di Napoli, che pure abbiamo già raccontato qui su grandichef.com. Lì ad Ottaviano lo scorso 16 maggio il Dirigente scolastico Vincenzo Falco ha messo insieme i vertici regionali dell’AIC; i docenti dell’Istituto che con così tanta dedizione si sono impegnati nel percorso; gli alunni che hanno seguito con curiosità ed interesse le tappe del percorso; il prestigioso CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Avellino che facendo rete con la scuola sta studiando nuove farine rappresentato per l’occasione dal ricercatore Vincenzo De Sena; il governo cittadino con la presenza del sindaco di Ottaviano Biagio Simonetti e dell’assessore alla Pubblica Istruzione Virginia Nappo; la redazione di grandichef.com che tanto spazio dedica alla cultura del buon cibo lì rappresentata al vertice con il nostro direttore, il giornalista e scrittore Francesco De Rosa, assieme alla solida e nota azienda del food/retail guidata da Michele Piccolo che ha in mente di aprire, proprio nei suoi supermercati Piccolo, una linea di produzione dedicata al mondo della celiachia dove i prodotti siano di qualità e abbiano un costo alla portata di chiunque. Quel cosiddetto “prezzo democratico” a cui più volte egli stesso ha fatto riferimento.
Partner cruciale del percorso e dell’incontro dello scorso 16 maggio, condotto dalla docente Simona Bencivenga, è stata l’Associazione Italiana Celiachia e la presenza, sin dal primo momento, della tenace ed entusiasta vice presidente Campania dell’AIC, Teresa D’Amato assieme alla referente regionale Giulia Corrado a cui è toccato il compito di consegnare gli attestati di partecipazione al percorso che alunni e docenti hanno svolto in questi mesi. In un’atmosfera di grande soddisfazione per aver portato all’attenzione di alunni e corpo docente un tema assai delicato ed attuale che si presta non poche volte ad una errata divulgazione tanto che non a caso l’Associazione Italiana Celiachia, sul proprio portale, assai ben fornito e documentato, ha scritto che «servono competenza, serietà, idee chiare per evitare che il tema venga banalizzato o sfruttato per realizzare profitti a scapito della salute dei pazienti. La strada da percorrere è ancora lunga e la tensione positiva non deve diminuire». «Aspiriamo – si sono poi augurati – a un mondo in cui la celiachia non costituisca più una penalizzazione, neppure minima, per le persone, nella vita privata, nel lavoro e in ogni altro contesto sociale». Una “mission” che, a ben guardare, ha unito anche tutti i partecipanti all’evento conclusivo del quale vi riportiamo il reportage fotografico in calce. L’incontro non poteva non concludersi nel modo più congeniale a tutto il corpo docente e agli alunni del “de Medici” e cioè all’insegna dell’accoglienza e del buon cibo, anche gluten free, prodotto da alunni e docenti/cuochi di uno dei più noti ed apprezzati alberghieri che sono in Campania.