Lo ritroveremo a base dei primi di tradizione come le linguine o spaghetti con vongole e frutti di mare. A dare sapore e bontà anche ai secondi della tradizione. Rossi oppure gialli che già sono preziosi sulle pizze gourmet e sulle tradizionali. Crescono per pura pazienza alle pendici del complesso vulcanico Somma/Vesuvio nella provincia di Napoli e solo lì dacché arricchiti degli stessi sali minerali di cui è fatta la terra del vulcano come da nessun’altra parte. Sono i gioielli della produzione di molte aziende agricole disseminate per il vesuviano e tra questi l’azienda di Gaetano Coppola. Ovvero quel marchio “Valgrì” che abbiamo con entusiasmo raccontato sin dagli inizi di grandichef.com. Già riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale dalla regione Campania, il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è divenuta una DOP dal 2009. Accade così che sulle tavole di Natale quel pomodorino esprime il suo meglio esaltando le feste come pochi altri.
«Il pomodorino conservato al piènnolo o in conserva – si legge – è una delle produzioni più antiche e tipiche dell’area vesuviana. Le prime testimonianze documentate e tecnicamente dettagliate risalgono alle pubblicazioni della Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Portici negli anni 1885, 1902 e 1916. Nei secoli precedenti la coltivazione di questo tipo di pomodoro si era affermata sia per le ridotte esigenze colturali sia per l’idoneità alla lunga conservazione nei mesi invernali in virtù della consistenza della buccia. L’antica diffusione di questa tipologia di pomodoro conservato era infatti legata alla necessità di disporre nei mesi invernali di pomodoro allo stato fresco per poter adeguatamente guarnire le preparazioni domestiche, da sempre molto diffuse nel napoletano fra cui pizze e primi piatti che richiedevano intensità di gusto e di fragranze. Il prodotto è ottenuto dalla specie Solanum lycopersicum varietà Mill, derivanti dalle cultivar tradizionali note come Fiaschella, Lampadina, Patanara, Principe Borghese e Re Umberto un tempo coltivate nell’area. Le bacche, del peso non superiore a 30 grammi, hanno una forma ovale allungata, lievemente a pera o a cuore, di cui è ben visibile la parte apicale (il pizzo). I pomodorini del Vesuvio si possono conservare a lungo grazie alla buccia spessa. Sono tradizionalmente raccolti a grappolo e appesi sui balconi, prendendo, in questo modo, il nome di piénnolo (pendolo) o spongillo (per il pizzo che presentano alla loro estremità). Per carpirne di più siano tornati proprio presso l’azienda agricola di Gaetano Coppola. Valgrì nasce dalla passione della famiglia Coppola per la terra e i suoi frutti che si tramanda da quattro generazioni. Tutto è nato dalla coltivazione di pochi terreni che, lavorati con costanza e devozione, regalavano prodotti saporiti e genuini. «Negli anni – si legge nel company profile – la famiglia Coppola, grazie a uno spiccato senso commerciale, comincia ad occuparsi anche della commercializzazione delle proprie produzioni. Nel 1992 nasce così il marchio Valgrì che in breve tempo si afferma sul mercato come sinonimo di qualità e tradizione». Oggi Valgrì esporta in molte parti del mondo e in tutte le regioni italiane con il suo prodotto di punta ma anche con tanti altri “tesori” della terra. Bastano appena poche battute e in casa Coppola, supportati dalla dovizia della collega Simona Buonagura, la narrazione diventa nitida, dettagliata attorno a formati, l’elenco dei posti dove trovare i prodotti a marchio Valgrì, ma anche il significato della festa e molto altro.
«Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP – ripetono in Valgrì – fresco in box da 1500g rappresenta per noi sicuramente una delle eccellenze che emerge durante il periodo natalizio. Questo pomodorino, unico per le sue caratteristiche organolettiche e la sua storia, è un vero e proprio simbolo della nostra tradizione gastronomica campana. Esportato e ricercato in tutta Italia e all’estero, è uno dei prodotti che, per la sua versatilità e qualità, trova un posto imprescindibile sulle tavole natalizie di tantissimi italiani».
Chiediamo perché il Pomodorino del Piennolo è un prodotto che fa la differenza a Natale?
«Il Pomodorino del Piennolo è una varietà di pomodoro che cresce esclusivamente sulle pendici del Vesuvio, nella regione vulcanica che offre una terra ricca di minerali. La sua forma piccola e tonda, insieme alla pelle spessa e al sapore dolce e intenso, lo rende perfetto per essere conservato anche dopo la raccolta, tradizionalmente in “piennolo”, ossia in grappoli appesi. Durante il periodo natalizio, la freschezza e la qualità di questo pomodorino emergono con tutta la loro forza, poiché è un prodotto che rappresenta non solo la tradizione, ma anche un legame forte con il territorio campano. La sua produzione durante il periodo natalizio è meticolosa. Raccogliamo il pomodorino a mano, lo selezioniamo con cura e lo conserviamo in appositi box da 1500g, che lo mantengono fresco e pronto per essere utilizzato nelle preparazioni più varie, mantenendo la sua tradizionale forma a grappolo. La qualità del prodotto è garantita dalla sua stagionalità, che lo rende particolarmente pregiato durante i mesi invernali, in particolare per il Natale».
«La produzione del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio – sottolineano in Valgrì – inizia con la coltivazione nei nostri terreni nel Parco Nazionale del Vesuvio, dove le condizioni climatiche e del suolo sono ideali per questa varietà. I pomodori vengono coltivati secondo metodi sostenibili, rispettando la tradizione agricola locale e il disciplinare DOP che prevede un lavoro manuale scrupoloso, dalla piantumazione alla raccolta. Il pomodoro, una volta raccolto, viene subito trattato con la massima attenzione: viene selezionato per qualità e grandezza, scartando eventuali frutti danneggiati. Dopo la selezione, viene disposto in grappoli e infine conservato in box da 1500g. Questo tipo di confezionamento aiuta a mantenere il pomodoro al meglio della sua freschezza e integrità, offrendo ai consumatori un prodotto di altissimo livello».
Anche negli abbinamenti consigliati non sfugge in Valgrì l’antica saggezza culinaria. «Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio è un ingrediente versatile e può essere utilizzato in moltissime preparazioni, ma i suoi accostamenti con il pesce, specialmente nelle ricette natalizie, sono particolarmente apprezzati. Un’ottima scelta è ad esempio un piatto di linguine con vongole e pomodorini freschi, dove la dolcezza del pomodoro bilancia il sapore marino delle vongole. Un altro abbinamento ideale è un risotto ai frutti di mare, con il pomodoro che arricchisce il piatto con il suo sapore intenso. Infine, il pomodorino accompagna perfettamente un filetto di pesce grigliato, come branzino o orata, in una salsa fresca a base di pomodori, basilico e olio d’oliva».
L’altra naturale curiosità ci porta a chiedere dei luoghi d’Italia dove trovare e comprare il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio in box da 1500g.
«Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio fresco è disponibile sul nostro shop online www.valgri.it/shop, dove vengono garantiti sia la qualità che la freschezza del prodotto, consegnato direttamente a casa. Inoltre, molti punti vendita della GDO e negozi specializzati in prodotti tipici italiani o boutique gourmet sono punti di riferimento per chi desidera avere questo pomodoro pregiato sulle proprie tavole natalizie».
Alla fine non manca il consiglio per un cadeau che a farà bene ad ogni tavola natalizia. «Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio fresco in box da 1500g è sicuramente uno dei “must” a Natale, grazie alla sua qualità eccelsa, alla tradizione che rappresenta e alla versatilità in cucina. Per chi desidera portare un pezzo di Campania sulle proprie tavole natalizie, questo prodotto non può mancare. Acquistarlo significa scegliere un’eccellenza gastronomica che celebra il Natale con il sapore autentico della terra vulcanica del Vesuvio».