Il SIGEP WORLD di Rimini rappresenta l’evento di riferimento e di ispirazione per l’intera community del Foodservice, attirando professionisti internazionali nei settori Gelato, Pastry&Chocolate, Coffee, Bakery e Pizza. L’edizione 2025 che, come le passate (siamo arrivati alla 46esima) si è svolta presso l’area fiera di Rimini, ha visto la partecipazione di un’azienda leader nel settore lattiero caseario che ha dato vita ad un vero programma nel programma. Uno stand al padiglione B5 trasformato in un luogo di incontro, show cooking, degustazioni, talks, premiazioni e tanto altro. Gli eventi guidati direttamente dalla famiglia Brazzale, Roberto e Piercristiano ma anche i figli con i più stretti collaboratori, hanno coinvolto maestri pasticcieri del calibro di Igino Massari e Sal De Riso ma anche tanti loro autorevoli colleghi, giornalisti di settore, imprenditori del food retail, maestri pasticcieri di diverse regioni d’Italia, esperti di formaggio e gelati, nutrizionisti, enti istituzionali come la FAO e tanti altri. Ne son venuti fuori momenti di grande interesse su temi che toccano tutti. Un successo registrato che ha fatto da eco al successo di una edizione, quella 2025, dai grandi numeri e dagli incontri assai proficui. Tra questi quello tra il nostro direttore Francesco De Rosa ed il presidente di Brazzale Spa, Roberto Brazzale, grande comunicatore e testimonial di un progetto che così può sintetizzarsi…
Era il giugno del 2021 quando la notizia che campeggiava nel mondo delle aziende del lattiero caseario italiane portava direttamente nel vicentino. A far notizia, in quel momento, era la più antica azienda di quel settore. Dalla tradizione “targata” Brazzale ovvero una delle famiglie più operose di quell’ambito che produce burro e formaggi dal 1784. Un lungo corso di passioni e dedizioni che dai primordi degli anni Duemila fa cominciare anche la storia del Gran Moravia. Una operazione di successo che prevede zero gabbie, tanta libertà per gli animali che producono latte e l’estrema trasparenza. Gli anni nel Consorzio di produttori di grana fanno scuola ma anche la consapevolezza per la famiglia Brazzale che per loro il disciplinare era un vestito troppo stretto come fosse un distaccato algoritmo.
Brazzale investiva così nel formaggio Gran Moravia un intero e nuovissimo stabilimento realizzando un magazzino completamente automatizzato capace di accogliere 250mila forme. Un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro generati da cash flow e da due bond da 13 milioni di euro che a Sant’Agata di Cogollo del Cengio (Vi) si vedono tutti. Intanto il fatturato del 2020 fa segnare 211 milioni di euro che il nuovo opificio avrebbe fatto, senza dubbio, aumentare grazie alla sua capacità di stoccaggio rendendo obsoleti i 15 vecchi depositi periferici finora utilizzati dall’azienda per la stagionatura del formaggio.
Un piano ben chiaro che in quei mesi aveva fatto ben dire a Roberto Brazzale: “È il più grande magazzino di questo tipo oggi esistente”. Importanti investimenti che, annotava ancora Roberto Brazzale, “stiamo sostenendo per il nuovo magazzino, per il burrificio artigianale che sarebbe stato inaugurato nel breve tempo. E poi il Brazzale Science Nutrition&Food Research Center che, nei piani era destinato, sin dall’inizio, a seguire il costante aumento della domanda dei loro prodotti senza limitazioni. Fu la risposta migliore al periodo turbolento della pandemia quando la domanda continuava a crescere anche in un periodo così turbolento come è stato quello pandemico. Un occhio alla produzione ammodernata in ogni sua parte e l’altro all’ecosostenibilità e al benessere animale. Il nuovo opificio nella nuova struttura oggi in piena attività ha la totale autosufficienza energetica grazie ai pannelli fotovoltaici. Intanto in Moravia le stalle Brazzale sono tutte a stabulazione libera, considerata la soluzione migliore per il benessere bovino. Una volontà espressa all’unisono dai tre fratelli che oggi hanno in mano l’azienda di famiglia, Roberto, Piercristiano e Gianni Brazzale. La generazione dei figli segue ad un passo con lo stesso identico ardore.
Dentro lo stand Brazzale al Sigep di Rimini 2025 la vitalità del presente mescola vissuto e previsioni, un fitto racconto che non si può dettagliare dentro lo spazio di una fiera. Sarebbe impossibile raccontarlo tutto assieme. La strada è tracciata sin dalla fine del ’700 e si è fatta storia, attività ininterrotta da almeno otto generazioni. Un legame a doppio filo con l’Altopiano di Asiago e la pianura veneta lì dove agli inizi del 1900 Brazzale realizzò il primo burrificio industriale nel comune dei natali, in quel di Zanè, vicino a Thiene nel vicentino che non a caso è la capitale veneta dei formaggi e del mercato franco sin dal 1492. Una perfetta combinazione che ha unito radici agricole a cultura industriale e ha permesso a Brazzale di raggiungere negli anni posizioni di primato non solo nel burro, considerato che, negli anni ’50, è pioniere nel Grana Padano, del cui Consorzio è pur sempre uno dei soci fondatori. Il marchio Alpilatte nacque negli anni ’70 del ‘900 con una linea di prodotti che andarono ad ampliare la produzione già fitta del Burro delle Alpi. La ricetta è chiara e garantita. C’è il latte, il burro, la panna UHT. C’è il confezionamento di formaggi Asiago D.O.P.
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Dal Burro Superiore Fratelli Brazzale, al BurroAroma Naturale, dal Gelato Superiore Brazzale al Burro delle Alpi Pro, al Senza Lattosio fino al GranMoravia. La storia si è fatta con un passo alla volta. Oggi Brazzale è nel suo Veneto ma anche in Repubblica Ceca con più di venti negozi retail, in Cina e in Brasile senza perdere mai la propria identità e tutto il gusto del “made in Italy”. Piercristiano Brazzale, quattro anni da presidente della Federazione Mondiale del latte, ha sguardo attento, sembra tanto più riservato ma è pronto ad ogni connubio. Carpisce i dettagli di ogni contesto in cui si trova. A Rimini ha portato il valore delle sue conoscenze e delle esperienze umane e professionali fatte. Accanto c’è il fratello Roberto, un gran comunicatore, “capace di trovare da subito empatie” ci dice il nostro direttore Francesco De Rosa che lo ha incontrato respirando per intero l’accoglienza di famiglia Brazzale e la vivacità di uno stand che al Sigep di Rimini si è fatto notare per temi, effervescenze, la presenza qualificata di professionisti ed imprenditori di molte latitudini, i momenti di riflessione, gli spunti e gli appunti che si sono raccolti, le degustazioni e gli incontri. Il bilancio è presto fatto a battenti che hanno appena chiuso l’edizione 2025. Tappa di un viaggio che porta Brazzale in diverse parti del mondo con l’identico entusiasmo dei pionieri che sono stati e sono. Una storia che vi racconteremo con altri dettagli nel corso dei prossimi mesi con grandichef.com.
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